Ripristinare le garanzie costituzionali ora lo chiedono anche i giuristi

Che viviamo da settimane in un vero e proprio stato di eccezione lo stiamo scrivendo da tempo. Ma ora se ne sono accorti pure i giuristi. Oltre cento giuristi hanno già sottoscritto un appello al presidente del consiglio Conte chiedendo di ripristinate le garanzie costituzionali.  Nell’articolato documento (qui il testo integrale) si rileva tra l’altro che:

“È un fatto che le misure (centrali e locali) introdotte per fare fronte all’emergenza Covid-19 ledono fino quasi ad annullare le libertà e i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione, incluse la libertà di circolazione (Art. 16), la libertà di riunione (Art. 17), il diritto di professare la propria fede religiosa nei luoghi di culto (Art. 19), il diritto allo studio (Artt. 33-34), la libertà di iniziativa economica e di utilizzo della proprietà privata (Artt. 41-42), financo la libertà di espressione del pensiero (Art.21) e soprattutto la libertà personale (Art. 13) e i diritti inalienabili della persona (Art. 2 e CEDU)”

Possiamo aggiungere che non sono sospesi per tutti: mentre i negozianti possono manifestare in piazza (senza distanziamento sociale e spesso senza manco comunicazione alla questura) chi manifesta ricordando il I Maggio viene duramente sanzionato.

E che dire degli operai che possono liberamente ammassarsi in fabbrica in nome della produzione con scarsissima tutela del loro diritto alla salute ?

This entry was posted in Diritti sociali, Repressione and tagged , , . Bookmark the permalink.