FOIBE E LITORALE SLOVENO: ovvero come si manipola la Storia

(di Zub) Sapevate che in Slovenia il 15 settembre è la “Festa della ricongiunzione del Litorale sloveno alla madrepatria” ?

La festa del ritorno del Litorale sloveno alla Madrepatria

Probabilmente non ne avete mai sentito parlare. Sicuramente invece avete sentito dire che in Italia il 10 febbraio è il “giorno delle foibe”. Certamente non sapete che le due ricorrenze (un giorno di festa e un giorno di lutto) si riferiscono allo stesso medesimo evento: il trattato di pace tra Italia ed Alleati, sottoscritto il 10 febbraio ed entrato in vigore il 15 settembre 1947, che ha tolto alcuni territori all’Italia per assegnarli all’allora Jugoslavia.

Ecco due esempi di come la Storia viene manipolata e piegata agli interessi politici del momento. In questo articolo cercheremo di capirci qualcosa.

In Italia il “giorno del Ricordo” è stato introdotto nel 2004 dall’allora governo di destra di Silvio Berlusconi col dichiarato scopo di «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».

La Festa della ricongiunzione del Litorale sloveno alla madrepatria slovena è stata introdotta (ma guarda un po’) l’anno successivo, nel 2005 ed in occasione della sua prima celebrazione il premier sloveno Jansa avrebbe dichiarato (usiamo il condizionale) che se dopo la seconda Guerra Mondiale “il regime jugoslavo non avesse trascinato il Paese al di là della cortina di ferro, avremmo potuto contare anche su Trieste, Gorizia e la Slavia veneta” .

Nel corso degli anni il giorno del Ricordo ha assunto in Italia connotazioni sempre più aggressive, nazionaliste e revansciste, mentre la cosiddetta “Sinistra” nostrana ha progressivamente abbandonato ogni senso critico. Ovviamente sloveni e croati hanno risposto per le rime.

Se secondo l’Italia Istria e Dalmazia “sono sempre state italiane” (vedi dichiarazioni di Tajani nel 2019) secondo Slovenia e Croazia “sono sempre state slovene e croate)

(segue su Prateria ribelle)

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