CONTRO LA SCUOLA AZIENDA

riportiamo la sintesi dell’intervento del rappresentante della CUB scuola al convegno del 26 novembre 2014 a Udine:

“CAMBIARE VERSO e’ lo slogan piu’ noto di Matteo Renzi, ma il progetto ‘La buona scuola’ si pone in piena continuita’con le politiche neoliberiste adottate da tutti i governi (sia di centro sinistra che di centro destra) che si sono avvicendati negli ultimi 20 anni !

Per il neoliberismo (causa non ultima della attuale crisi economica) l’EFFICACIA, EFFICIENZA, ECONOMICITA’ dei servizi pubblici (sanita’, istruzione, trasporti, acqua…) si ottengono solo attraverso la PRIVATIZZAZIONE, AZIENDALIZZAZIONE, degli stessi che devono essere messi in CONCORRENZA tra di loro.

Una ricetta che sta producendo ovunque efffetti devastanti. Basta guardare le AZIENDE sanitarie locali, che costituiscono un modello anche per la scuola (l’unica differenza e’ che la sanita’ attrae maggiori capitali in cerca di profitto). Fin dall’inizio l’AUTONOMIA SCOLASTICA e’ stata un inganno: l’autonomia di cercare altrove risorse che lo Stato – progressivamennte – non eroga piu’. Basti pensare al ‘contributo volontario’delle famiglie, senza il quale le scuole non potrebbero piu’ sostenersi. Paghiamo il ticket per curarci, paghiamo il ticket per mandare i figli a scuola…

L’autonomia scolastica e’stata introdotta dai governi di centro-sinistra: 1997 Decreto Bassanini (governo Prodi), 1999 DPR autonomia, 2000 parita’ scolastica (governi D’Alema, Amato). Con la ‘parita’ scolastica’ gli istituti paritari possono trasformarsi , liberamente in diplomifici ed impiegare manodopera gratuita alla disperata ricerca del punteggio per le graduatorie…

Il Piano Renzi si pone in perfetta continuità con queste politiche: spazio ai finanziamenti privati alle scuole (con relativi condizionamenti), competizione tra le scuole ed una falsa meritocrazia basata sui test INVALSI (la cultura ridotta a quiz), una carriera basata su scatti di merito anzichè di anzianità (i calcoli dimostrano che col nuovo sistema il docente migliore guadagnerebbe meno di quanto guadagna oggi un docente qualsiasi !)

L’assunzione di 150.000 precari ? già il documento “La buona scuola” evidenzia come “La Commissione Europea ha […] avviato una procedura d’infrazione per la non corretta applicazione della direttiva 1990/70/CE, relativa al lavoro a tempo determinato, che è finita davanti al giudice comunitario” (p. 36) Infatti la condanna è arrivata puntuale stamattina.

L’immissione in ruolo risulta un passo obbligato per sfuggire alle pesanti sanzioni comunitarie e la spesa verrà sostenuta con tagli nel settore della Pubblica Istruzione (già previsti dalla legge di stabilità), eliminazione degli scatti di anzinità del personale, blocco dei contratti del pubblico impiego…

Giorni fa il segretario di una tra le maggiori confederazioni sindacali ha dichiarato: “perchè mai dovremmo fare uno sciopero generale ? non abbiamo scioperato neppure contro la Riforma Fornero, che era ben peggiore” ! Questa è la triste realtà: le misure pesantemente antipopolari degli ultimi anni sono passate con poca o nulla opposizione da parte dei lavoratori e dei ceti più deboli.

Così una proposta di iniziativa popolare sulla scuola può giacere per otto anni in Parlamento nella totale indifferenza della classe politica…

bisogna veramente CAMBIARE VERSO ! occorre ingaggiare prima di tutto una battaglia culturale epoi trasformarla in una vera mobilitazione di massa, unico strumento per cambiare veramente la realtà !

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