Musicista internato nel lager di Gradisca

Tra i tanti (troppi) casi di cittadini stranieri finiti nel girone infernale delle espulsioni a causa di un visto non rinnovato in tempo ora è toccato ad una figura notissima agli udinesi, il fisarmonicista che da mesi allietava il centro cittadino con i suoi concerti anche in pieno lockdown (e con il freddo terrificante di questo inverno)

Liubomyr Bogoslavets, così si chiama il malcapitato, musicista di valore costretto dalle circostanze della vita a guadagnarsi il pane suonando per le strade si trova ora rinchiuso nel CPR di Gradisca in attesa di essere rimpatriato in Ucraina.

A suo sostegno la cittadinanza si sta mobilitando con alcune iniziative come un flash mob sabato 19 giugno in piazza Matteotti, una petizione on line, e la

registrazione di un video in cui manifestare il proprio dissenso con un nastro adesivo bianco sulla bocca con la scritta “No CPR!” mentre si suona uno “strumento muto”, ripostando sui social il video con l’hashtag #LiubomyrBogoslavetsLibero #NoCpr.

Uniamoci nella solidarietà a tutti i detenuti nel lager di Gradisca !

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