24 aprile 2021 a Borgo Villalta: mancava la Resistenza !

Abbiamo partecipato alla tradizionale cerimonia antifascista in Borgo Villalta a Udine in ricordo dei 22 partigiani del quartiere caduti.

Siamo rimasti allibiti di fronte alle parole della relatrice ufficiale tal “Eugenia Benigni Esperta internazionale di diritti umani – Sardine Udine” (così era presentata nella convocazione ufficiale).

L’unico riferimento alla seconda guerra mondiale è stata la lettura di un ricordo della madre che, allora bambina, era miracolosamente scampata ad un bombardamento alleato (sic). E i nazisti ? la Resistenza ? Salò ? i campi di sterminio ? NULLA.

La relatrice ha poi proseguito parlando del dramma dei profughi sulla rotta balcanica (e fin qui va bene) e dei diritti delle donne, i primi ad essere conculcati quando si instaura una dittatura (e fin qui va bene). L’unico accenno alla Resistenza è stata la frettolosa lettura dei nomi dei caduti preceduti da quello della partigiana Gianna che (sul letto di morte) raccomandava di “parlare della Resistenza ai giovani” (proprio quello che non è stato fatto !).

Opportuno l’intervento, a manifestazione quasi conclusa, di un esponente del coordinamento 25 aprile che (parlando dall’altro lato della strada) ha almeno ricordato la vergogna dei Centri di permanenza per il rimpatrio dei migranti, voluti da tutti i governi (di destra o di sinistra) e del CPR di Gradisca, particolari sui quali la relatrice aveva glissato.

Questa cerimonia evidenzia ancora una volta come le celebrazioni della “Festa della Liberazione” stiano ormai scolorendo verso un genericissimo democraticismo, vuoti richiami alla “Costituzione” e qualche spinta umanitaria. Il razzismo nazifascista e le spinte autoritarie, purtroppo, sono dietro l’angolo.

25 APRILE SEMPRE ! (MA QUELLO VERO)

campo di concentramento fascista di Arbe (Rab) per l’nternamento degli sloveni ostili all’occupazione
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